MUR di Kasia Smutniak
Id., Italia; 2023
(107’)
Tra Polonia e Bielorussia, nella prima parte del 2022 è stato eretto un muro lungo 186 Km e alto 5 metri e mezzo, che ha lo scopo di impedire l’ingresso ai migranti irregolari. La Smutniak, polacca di origine ma naturalizzata italiana, nel marzo di quell’anno ha diretto (con l’assistenza di Marella Bombini) questo documentario alla scoperta degli attivisti internazionali che, allora, approfittando del cantiere ancora aperto, assistevano i migranti nei boschi. Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e poche settimane fa alla Festa del Cinema di Roma, il lavoro della Smutniak appare necessario nel rigore della fattura, nell’asciuttezza del racconto, nel portare il pubblico a riflettere su quanto emerge dalle immagini. Un docu attraverso il quale la Smutniak, probabilmente senza saperlo, ripercorre le stesse tappe del film Green Border di Agnieszka Holland, confermandone le tesi. Un lavoro premiato a Venezia, ma al centro in Polonia di molte polemiche.