LEURS ENFANTS APRÈS EUX – Zoran Boukherma, Ludovic Boukherma
Con: Paul Kircher, Angélina Woreth, Sayyid El Alami, Gilles Lellouche, Ludivine Sagnier, Louis Memmi
(Francia)
146’
(Venezia 81)
Tratto dall’omonimo romanzo di Nicolas Mathieu, il film di Ludovic e Zoran Boukherma, ambientato nella Francia orientale, si apre con l’estate del 1992 e vede come protagonisti l’adolescente Anthony e suo cugino che, per ammazzare il tempo, decidono di rubare una canoa per dirigersi alla sponda opposta del lago. Qui i due si imbattono in una coppia di giovani ragazze, Steph e Clem, e in Hacine, un ragazzo problematico e ribelle del loro quartiere.
L’opera si dipana dunque in un arco temporale di quattro estati cruciali, dove le storie di Anthony, Clem e Hacine finiranno per incontrarsi e scontrarsi inesorabilmente. Con i suoi 146 minuti di durata, Leurs enfants après eux è un film interessante e attento alla resa psicologica di tutti i personaggi, anche degli adulti.
Particolarmente curata è la regia, che sceglie con attenzione le inquadrature più opportune per permettere ai personaggi di raccontarsi attraverso sguardi e gesti. La colonna sonora rispolvera famosi brani del passato che trasmettono quel senso di adrenalina insito in ogni adolescente a caccia di emozioni, tra cui Dream On (Aerosmith, 1973), Nothing Else Matters (Metallica, 1991) e la canzone che chiude il film: Born to run (Bruce Springsteen, 1975).
Raffaele Piccirillo