QUIET LIFE – Alexandros Avranas
- Con: Chulpan Khamatova, Grigory Dobrygin, Naomi Lamp, Miroslava Pashutina, Eleni Roussinou
(Francia, Germania, Svezia, Grecia, Estonia, Finlandia)
99′
(Orizzonti)
Sergei, Natalia, Katja e Alina sono una famiglia fuggita in Svezia, in cerca di rifugio, in seguito ad un’aggressione che ha quasi ucciso il capofamiglia. Quando, però, la loro richiesta di asilo viene respinta, il sogno si infrange e la piccola Katja cade vittima della sindrome della rassegnazione.
Dopo aver vinto il Leone d’Argento con Miss Violence (2013), Alexandros Avranas torna al Lido presentando un lungometraggio per sensibilizzare il pubblico sulla sindrome della rassegnazione infantile, che ogni anno nella sola Svezia colpisce centinaia di bambini.
I personaggi sono rappresentati con tratti dicotomici, quasi a volerli schierare in due fazioni distinte, anche stilisticamente, dall’uso di colori scuri e cupi per i ‘buoni’ (la famiglia) in contrapposizione alle luci fredde, tutte sul bianco, proprie degli ambienti asettici dove si muovono i ‘cattivi’ (assistenti sociali, ufficiali dello Stato e istituzioni), i quali interpretano il proprio ruolo in maniera quasi ‘robotica’.
Un prodotto, nel complesso, drastico che, anziché infondere speranza, restituisce un’immagine disumana e distopica del mondo.