SOUDAN, SOUVIENS-TOI – Hind Meddeb

(Francia, Tunisia, Qatar)

76’

(Giornate degli Autori)

Documentario che racconta la difficile situazione politica in Sudan nel periodo compreso dal 2019 al 2024 attraverso gli occhi e le esperienze di alcuni giovani attivisti.

L’opera, che prosegue il filone narrativo aperto dalla regista con Paris Stalingrad (2019), dove si segue il viaggio di un poeta sudanese a Parigi, espande il tema della lotta per la propria libertà, in una patria dove ricostruire dalle macerie è sempre più difficile e doloroso. La regista riesce egregiamente nel suo intento: con delicatezza e coraggio restituisce allo spettatore lo sguardo della gioventù sudanese grazie anche a precise scelte tecniche, come una fotografia sempre pulita e nitida e il coinvolgimento ravvicinato, in ogni situazione, della macchina da presa che, senza mai essere invadente, entra in tutti i contesti proposti, anche i più scomodi e violenti, senza mai tirarsi indietro.

Ammirevole e potente la scelta di lasciare interi i poemi cantati dagli attivisti:  la loro voce soltanto, infatti, riesce a riempire i vuoti lasciati dai compagni scomparsi.  L’effetto complessivo è quello di un’unica grande poesia scaturita dalle voci e dai componimenti di tutti i giovani attivisti che, pur di ottenere un Sudan democratico, sono disposti a pagare con la propria vita, come viene riportato in apertura del film con l’inquadratura della frase-murale: IL SANGUE DEL MARTIRE È IL MIO SANGUE.

Gianmarco Toson

Irene Sandroni