ANNA di Marco Amenta

con Rose Aste, Daniele Monachella, Marco Zucca

(Italia, Francia)

(119′)

(Giornate degli autori – Notti Veneziane)

Anna un film ispirato a una storia vera recentemente accaduta in Sardegna, presentato in chiusura delle Notti Veneziane.
È la storia di una ragazza che, tornata nella sua terra per vivere di pastorizia, riscopre un equilibrio e una libertà che a Milano non aveva.
Quando però la speculazione edilizia si affaccia sul suo terreno, l’armonia si spezza ed inizia una lotta solitaria, non solo per la difesa dell’ambiente, ma anche per una questione personale.

Si tratta di una narrazione autentica, con dialoghi principalmente in sardo, accompagnati dai suoni della natura che circondano i personaggi e da una fotografia caratterizzata da colori caldi. Le sequenze girate con macchina a spalla fanno sentire lo spettatore in mezzo alla scena e vengono intervallate con campi lunghi che mostrano il paesaggio incontaminato della Sardegna.
Il regista è il siciliano Marco Amenta (Diario di una siciliana ribelle – 1997, The Lone Girl – 2018, Tra le onde – 2021). Gli interpreti sono sardi, alcuni alla prima esperienza, ma convincenti. Menzione speciale per Rose Aste, che veste i panni della protagonista Anna, totalmente a suo agio nella parte, quando guida il suo gregge, così come nelle scene di aspro conflitto con gli altri personaggi.
Il film è un messaggio di speranza che ispira lo spettatore a pensare più in grande, anteponendo la tutela della propria terra al più immediato, ma effimero, guadagno economico.

Visione consigliata a tutti, a chi ha la fortuna di vivere nella terra che ama, ma soprattutto a chi è stato costretto ad allontanarsene e non vede l’ora di tornarvi.

Maria Letizia Muratore