DAY OF THE FIGHT di Jack Huston

con Michael C. Pitt, Nicolette Robinson, Ron Perlman, Joe Pesci, John Magaro, Anatol Yusef

(Usa)

(105’)

(Orizzonti Extra)

Uscito di prigione intorno ai primi anni ’90, Mikey, pugile irlandese non più giovanissimo, riesce a fare organizzare da alcuni amici un ultimo combattimento per il titolo.
Il film segue le sue vicende durante l’intera giornata in cui avverrà l’atteso incontro di boxe, durante la quale un dolente Mikey tenterà di risolvere le situazioni della sua vita lasciate in sospeso: le relazioni con moglie e giovane figlia, entrambe abbandonate per il carcere, quella per le mille cose non dette ad un padre ormai catatonico e, soprattutto, i sensi di colpa per la morte prematura della madre e per l’incidente che lo ha costretto in prigione…
La narrazione procede secondo modalità consuete, ricorrendo a collaudati espedienti rertorici come l’utilizzo del bianco e nero (Toro Scatenato di Scorsese docet) che slitta però in un finale a colori comune a tante pellicole, il ralenti durante le riprese sul ring, con sonoro asincrono o accentuato dai colpi portati o ricevuti, una colonna sonora in cui di frequente si inseriscono brani di successo dell’epoca per rinforzare emotivamente le tensioni sentimentali dei personaggi.
Da segnalare le interpretazioni, quali comprimari, di Joe Pesci, Ron Perlman e Steve Buscemi, che non potevano far mancare il proprio sostegno all’esordio alla regia dell’ultimo rampollo della dinastia Huston, rispettivamente nipote e pronipote di Angelica e John, finora noto al grande pubblico soprattutto per il proprio ruolo in serie di successo (Boardwalk Empire, Fargo)

Fabio Sandroni