COMANDANTE di Edoardo De Angelis

Con: Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Silvia D’Amico, Paolo Bonacelli

(Italia)

(120’)

(Venezia ’80)

Viene adattata per il grande schermo la missione del Comandante Salvatore Todaro che, nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, si immerge a bordo del sommergibile Cappellini alla volta dell’Oceano Atlantico. Lo scontro in mare e il successivo abbattimento del piroscafo belga Kabalo darà l’occasione al Comandante di compiere un’azione che lo farà passare alla storia: il salvataggio dei superstiti belgi, poi scortati  fino ad un’ isola neutrale sulle coste spagnole.
Nonostante la figura del Comandante Todaro sia tutt’ora molto discussa nello scenario socio-politico italiano, il film restituisce il ritratto di un personaggio molto umano, apartitico e, a tratti, quasi mistico. Il regista Edoardo De Angelis, Indivisibili (2016), ha dichiaratamente reso centrale il tema dei salvataggi in mare come reazione alle recenti politiche sugli sbarchi illegali, ma non manca la critica, attraverso la rappresentazione di personaggi resi volutamente come ‘maschere-stereotipate’ dall’accento molto calcato, allo stato disgregato nel quale si trova una nazione dove nessuno è veramente disposto a tollerare l’altro, il diverso: “questa nazione è un crogiuolo, meraviglioso e putrido”. Gli spazi dove si svolgono le scene sono angusti, le inquadrature strette con prevalenza di dettagli e primi piani, la fotografia è sempre nitida e i colori prevalenti sono caldi: tutto ci restituisce l’impressione, quasi soffocata, di come possa essere vivere all’interno del sottomarino Cappellini. I toni e i dialoghi alternano momenti drammatici a momenti in cui la tensione si stempera lasciando spazio a qualche risata. Colpisce l’elegante uso della musica classica, legata ai ricordi e a Rina, punto di riferimento importante del Comandante. Sicuramente e volutamente retorico. Si distingue Favino per la sua interpretazione.

Irene Sandroni