UNTOLD HERSTORY 流麻溝十五號 di Zero Chou
Con Yu Pei-jen, Lien Yu-han, Herb Hsu
Taiwan (112′)
(Far East Film Festival 25)
Film storico ambientato durante il periodo in cui Taiwan era sotto la legge marziale e il Kuomintang confinava chiunque fosse considerato dissidente a Green Island, luogo dove era situato un cosiddetto “centro di riforma”. La narrazione si concentra sulla storia di tre donne Hsing-hui, giovane ragazza dal carattere remissivo, Chen Ping, abile ballerina disillusa e rassegnata e Yan Shui-hsia, infermiera caritatevole e determinata.
In questo racconto drammatico, caratterizzato da sfumature gelide e cupe, la regista, Zero Chou, affronta una tematica ad oggi ancora delicata, concentrandosi sul sentimento di cameratismo che viene a crearsi tra le prigioniere. L’abito rosso indossato da Chen Ping mentre si esibisce crea crea l’unico contrappunto cromatico nell’ambientazione, forse a simboleggiare la speranza dell’arte che non si spegne anche nei momenti di oppressione, oppure il riflesso della passione che il comandante del campo prova nei suoi confronti. Ricorrente la simbologia cristiana: l’infermiera, figura Christi protettiva nei confronti delle sue compagne, insegna a Hing-hui l’inglese usando una traduzione della Bibbia portata con sé quando l’hanno arrestata. Il racconto non è costruito in modo da condizionare eccessivamente lo spettatore; la musica non è invadente e i dialoghi e le parole sono essenziali. Una prova attoriale notevole per le donne protagoniste. Non convince, invece, la scelta di aggiungere un’ultima scena a concludere la narrazione in una dimensione onirica. Nel suo insieme, il film è un buon prodotto che mostra uno spaccato di storia nascosto e dimenticato dai più. Consigliato.