WHERE THE WIND BLOWS 風再起時 di Philip Yung

Con Aaron Kwok, Tony Leung Chiu-wai, Du Juan, Michael Chow

Hong Kong (144′)

(Far East Film Festival 25)

Hong Kong. 1940-1970. La storia travagliata di quei decenni si intreccia con le vite di due poliziotti, Lui Lok e Nam Kong, che finiscono coinvolti nel circolo della corruzione.

Il racconto segue personaggi opachi, caratterizzati da una fotografia curata al dettaglio: li vediamo spesso inquadrati controluce, in ombra oppure di spalle o impediti da tende e sbarre. Quanto più i protagonisti si trovano invischiati nella morsa della corruzione, tanto più aumentano le gabbie che li intrappolano e li costringono visivamente. Il loro passato viene gradualmente alla luce grazie a digressioni e salti temporali, mentre l’ inquadratura fonde immagini storiche di repertorio con momenti di vita dei protagonisti. La narrazione procede con un ritmo incalzante intrecciando diversi generi cinematografici: si passa da sparatorie, inseguimenti e scenari da film gangster, a danze “sotto la pioggia” e tip-tap, citazione ai film anni ’50 e persino allo scontro a fuoco aperto sulle note di ‘Something on Your Mind’ di Karen Dalton in stile video musicale.

Il regista e gli sceneggiatori hanno costruito un’opera notevole, rappresentando la decadenza dei due uomini e della città di Hong Kong, mentre rendono omaggio al cinema d’autore.