THE SON di Florian Zeller
Con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins, Hugh Quarshie
Regno Unito (123’)
(Venezia ’79)
Peter (Hugh Jackman), avvocato che vive a New York, dopo il divorzio dalla moglie Kate (Laura Dern) e dopo aver avuto un figlio con la nuova compagna Beth, si trova ad affrontare, assieme alla ex-moglie, la crisi depressiva del figlio adolescente Nicholas.
Riadattata da una sceneggiatura teatrale, la storia viene interamente narrata dal punto di vista di Peter. La centralità narrativa del personaggio e la sua “ingombranza” per il ragazzo è dichiarata sin dall’incipit e ulteriormente confermata dal fatto che Peter occupa frequentemente il centro dell’inquadratura, riempiendo completamente lo spazio dell’immagine, anche nei momenti di crisi del figlio. Quest’ultimo, invece, è spesso inquadrato all’interno di strutture che lo imprigionano in spazi limitati.
Molto convincente l’interpretazione di Hugh Jackman nel dare corpo a questa figura paterna, a sua volta al centro di una simmetrica situazione irrisolta con il proprio padre (Anthony Hopkins). Buona anche la prova di Laura Dern.
Il regista Florian Zeller, premio Oscar per il precedente The Father – Nulla è Come Sembra (2020), sembra non riuscire a controllare totalmente come in precedenza un racconto sulla sofferenza famigliare: nel seguire il giovane Nicholas che affonda nella depressione, non riesce ad essere altrettanto essenziale ed efficace rispetto a quanto fatto nel 2020 nel descrivere il perdersi nell’Alzheimer dell’anziano genitore.
Il commento sonoro di Hans Zimmer, talvolta rischia di essere invadente, rendendo quasi ridondante la rappresentazione dei sentimenti di sofferenza. Un film ben recitato, ma che non convince del tutto.