DEAD FOR A DOLLAR di Walter Hill
Con Christoph Waltz, Willem Dafoe, Rachel Brosnahan, Warren Burke, Benjamin Bratt
Usa, Canada (114’)
(Fuori Concorso)
Il cacciatore di taglie Max Borlund (Christoph Waltz) viene incaricato da un affarista di Santa Fè di seguire in Messico le tracce del disertore di colore che ha sequestrato la propria moglie (Rachel Brosnahan), ma le cose non stanno come sembrano e Borlund dovrà vedersela con diversi altri personaggi tra cui il giocatore di professione Joe Cribbens (Willem Dafoe).
Western in linea con la migliore tradizione da un autore che, a partire dagli anni ’70, ha ridefinito il cinema d’azione (I guerrieri della note – 1979; I Cavalieri dalle lunghe ombre – 1980; Geronimo – 1993…)
Prendendo spunto da una sceneggiatura di Matt Harris vincitrice del premio Nicholl Fellowship nel 2002, Hill sviluppa i personaggi con tratti marcati, ciascuno dei quali esprime una sua netta visione del mondo; in tal modo le figure principali si caricano di una dimensione tragica. I toni richiamano l’epica del genere, con gli spazi ampi della wilderness contrapposti a quelli ristretti e minimali della civilization.
Immancabile una resa dei conti in stile “OK Corral”, mentre le musiche, talvolta, risuonano di elementi del duo Leone-Morricone.
In sintesi, un omaggio che il grande vecchio (insignito al Lido con il premio Cartier Glory to the filmmaker) ha fatto al cinema del passato, inserendo però, accanto ai temi classici dell’onore e dell’amicizia virile, i più attuali del razzismo e della condizione femminile.